Il carattere dell’ Acquario è, essenzialmente, estroverso.
Egli si apre spontaneamente verso il mondo che è lo scopo della sua vita. Non si ripiega quindi su se stesso e gli sono estranei i sentimenti nascosti. I suoi conflitti li risolve esteriorizzandoli e cercando comprensione con offerta della propria. È un individuo che non ha difficoltà a socializzare e che vede gli altri come un terreno per realizzare la propria personalità. Sarà quindi portato a consigliare ed a aiutare, ma non in senso didattico, bensì nel senso di comunicare la propria esperienza e attraverso di essa cercare di comprendere quella degli altri. L’Acquario conosce per istinto l’arte di porsi sempre un gradino al di sopra delle polemiche nelle quali assai difficilmente si lascia coinvolgere. È quindi una persona fondamentalmente serena perché ha il dono di potersi distaccare da se stesso e dai propri impulsi. Questo distacco si opera non per sublimazione, ma per il senso di libertà e di costante distanza da tutto, che lo contraddistingue. Il nativo dell’ Acquario infatti per sentirsi realizzato deve sentirsi libero da legami, fossero pure essi dovuti ai suoi propri istinti. A questo senso di libertà è pronto a sacrificare tutto tranne il contatto umano da cui non sa prescindere. In questa ricerca dell’altro tuttavia, non si fa condizionare troppo dall’aspetto affettivo. Egli infatti ricerca la compagnia più perché ha bisogno di scambiare idee e opinioni che non perché vuole sentirsi capito e amato. La comunicazione quindi avviene piuttosto a livello di intelligenza che non a livello di cuore. Scava nelle situazioni umane con cui viene a contatto e la sua reazione è una reazione di carattere razionale che lo spinge ad analizzare i sentimenti degli altri cercando sempre e comunque soluzioni ai conflitti propostigli. Qualora i conflitti lo riguardino personalmente, cercherà di evitare il coinvolgimento facendo carico all’altra persona delle difficoltà che pure egli stesso ha contribuito a creare.

La sua personalità trova negli ideali sia una compensazione alla tendenza verso il mondo esterno forse dispersiva, sia un elemento unificante nel quale far confluire la varietà molteplice delle aspirazioni. Nel tipo meno evoluto abbiamo il senso dell’avventura che predomina incontrastato. Egli allora vive in uno stato di perenne eccitazione ed ha bisogno di eccessi per sentirsi vivo.
È sempre alla ricerca di novità e nulla lo annoia maggiormente quanto il doversi piegare alle esigenze della vita quotidiana. Diventa ribelle e indipendente, più che per una scelta precisa e meditata per una sorta di insoddisfazione che lo porta a cercare sempre nuove esperienze nelle quali si getta a capofitto con tutto se stesso. In queste nuove esperienze non esita a trascinare anche gli altri e non si cura per nulla dei risultati che queste ultime potrebbero avere per essi. Essendo in genere un buon parlatore, che non manca di argomenti convincenti, può facilmente indurre gli altri a seguirlo su strade non ancora battute che si oppongono al corrente modo di sentire.
I legami composti da consuetudini, pregiudizi, ma anche dalla morale, diventano parole vuote di significato per lui, volto come è ad immaginarsi un mondo completamente diverso. La disapprovazione ed il rimprovero non lo colpiscono affatto e non si ottiene nulla da lui usando l’arma di farlo sentire in colpa. Infatti egli non ha davanti a sé una immagine perfetta di se stesso da realizzare ma l’immagine di una società perfetta. E non potendosi sentire responsabile della non realizzazione di quest’ultima, non prenderà in considerazione le situazioni nelle quali si cercherà di farlo sentire in difetto. Se non può espandere la sua personalità nella direzione dell’avventura diventa un individuo che cercherà la compensazione di questa frustrazione nel dedicarsi in maniera eccessiva a qualche surrogato che può farlo sentire vivo.
Questo può ritrovarsi in attività sportive di carattere rischioso, ma anche nel dedicarsi periodicamente al mangiare, al bere o anche al fumare smodatamente. La tendenza fondamentale di questa personalità a tenersi lontano da qualsiasi schiavitù potrà proteggerlo dal divenire un vizioso. Riguardo al sesso la sua reazione potrà essere la medesima tenuta di fronte al cibo. Ne userà, ne abuserà, talvolta per irrequietezza, ma non se ne farà mai condizionare. In sostanza all’Aquariano non interessa “quello” che fa ma “quanto” fa.
L’importante per lui non è che riesca a portare in porto un progetto con successo, quanto che abbia molti progetti da portare a buon fine. Se poi questo buon fine non si realizza, questo non costituirà un problema per lui perché la cosa importante è l’esperienza che gli è stato consentito di fare.
